Smantellamento delle condotte del circuito primario

Stato: realizzato
Durata: 2000-2016

Durante l’esercizio della centrale, il circuito primario trasferiva il calore prodotto dalla reazione di fissione nucleare ai boilers per produrre vapore poi trasformato in energia elettrica dai tre turboalternatori da 70 Megawatt ciascuno. Il suo smantellamento è stato preceduto dalla rimozione della coibentazione esterna dei boilers e delle condotte primarie di circolazione dell’anidrida carbonica che ha prodotto alcune decine di metri cubi di materiale coibente, trattato e smaltito tra il 2015 e il 2016. Il materiale coibente debolmente radioattivo è stato invece raccolto ed è stoccato nei locali dell’edificio reattore adibiti a buffer temporaneo. Le operazioni hanno riguardato la cernita e la caratterizzazione radiologica dei materiali. La parte di materiale contaminata è stata confezionata in fusti da 220 litri, supercompattata e riconfezionata in 47 fusti “overpack” da 380 litri, con una riduzione dei volumi superiore a 3. Gli overpack sono attualmente stoccati presso il deposito temporaneo dei rifiuti a bassa attività della centrale. Circa 16,3 tonnellate di coibente, in quanto risultate non contaminate radiologicamente, sono stoccate all’interno di 7 contenitori prismatici, in attesa di essere smaltite come materiale convenzionale contenente amianto. Nel 1998 sono stati smontati e rimossi i motori principali e ausiliari e i relativi circolatori gas delle sei soffianti. L’attività ha prodotto circa 500 tonnellate di materiale metallico avviato agli impianti di riciclo. Contestualmente sono stati smantellati tutti i componenti elettrici e i circuiti di lubrificazione e sono state demolite le strutture civili di supporto delle macchine all’interno della sala soffianti. Nel 2004 sono stati bonificati e alienati anche i relativi serbatoi interrati di stoccaggio degli oli lubrificanti. Tra il 2003 e il 2006 sono stati eseguiti i lavori di smontaggio delle condotte principali e di by-pass del circuito primario di raffreddamento del reattore. Oltre il 90% del materiale finora rimosso dal circuito primario è risultato non radioattivo ed è stato allontanato dal sito come materiale metallico convenzionale ed inviato agli impianti di recupero e riciclo. I materiali risultati radioattivi, opportunamente ridotti in volume, sono attualmente immagazzinati in casse metalliche dedicate e temporaneamente stoccati all’interno dell’edificio reattore nei locali adibiti a deposito temporaneo. Nel 2008 sono stati demoliti i basamenti in calcestruzzo dei motori delle soffianti del circuito primario per un totale di circa 270 tonnellate. Dopo la separazione dell’acciaio dal cemento, i materiali non contaminati sono stati inviati agli impianti di recupero e riciclo, mentre una minima parte del cemento risultato debolmente contaminato è stato stoccato in appositi contenitori.