Smantellamento schermi e boiler dell'edificio reattore

Stato: in corso
Durata: 2020-2026

Esternamente all’edificio reattore sono installati sei boiler, ossia sei generatori di vapore, che durante l’esercizio permettevano di trasferire il calore dall’anidride carbonica all’acqua producendo così il vapore, appunto, necessario ad attivare le turbine e a produrre energia elettrica. 

Le prime attività svolte sono state propedeutiche alla demolizione dei boiler. Tra queste la principale è la demolizione degli schermi in calcestruzzo, esterni all’edificio reattore, delle condotte superiori del circuito primario.

Gli schermi sono costituiti ciascuno da 2 elementi in calcestruzzo: l’elemento superiore orizzontale, collegato all’edificio reattore, del peso di circa 145 tonnellate e quello inferiore verticale del peso di 51 tonnellate. Entrambi sono posti a circa 50 metri d’altezza.

La loro demolizione è stata avviata il 4 agosto 2020. La tecnica che è stata adottata è la demolizione controllata con taglio in quota, a circa 50 metri d’altezza mediante disco diamantato, e la successiva movimentazione a terra dei blocchi sezionati, di circa 2 tonnellate ciascuno, con gru a torre appositamente installata. In seguito i singoli blocchi sono stati trasferiti in un’area attrezzata per separare il ferro dal calcestruzzo.

Questa metodologia è stata scelta in quanto meno impattante verso l’ambiente in termini di produzione di polveri e vibrazioni indotte sulle strutture, nonché la più idonea per i lavori in quota.

Complessivamente i lavori, terminati il 20 ottobre 2020, hanno prodotto circa 1.200 tonnellate di materiale che, dopo gli opportuni controlli, verranno allontanate dal sito e inviate a recupero. La rimozione degli schermi dei boiler ha consentito, peraltro, di incrementare la sicurezza sismica dell’intero edificio reattore. 

Passaggio successivo è lo smantellamento dei sei generatori di vapore (boiler), che porterà a una riduzione significativa della volumetria d’impianto, oltre che a una modifica della fisionomia dell’edificio reattore. Ogni generatore di vapore pesa 600 tonnellate, con un’altezza di 24 metri e un diametro esterno di 5,7 metri.

Per l'esecuzione dei tagli dei boiler è stata selezionata, fra le tecniche disponibili, quella del taglio con filo diamantato per permettere di svolgere contemporaneamente anche il taglio di componenti interni al generatore di vapore (tiranti, distanziatori, mensole, lamiere, ecc.), non raggiungibili preliminarmente attraverso tecniche di taglio a caldo. 

Il progetto di smantellamento prevede il sezionamento di ciascun boiler in 9 parti: le 2 calotte e 7 sezioni contenenti i “banchi tubieri”, ossia i sistemi dove avveniva lo scambio termico dall’anidride carbonica all’acqua con produzione di vapore. 

Il taglio avverrà dall’alto verso il basso attraverso un carroponte e una macchina di taglio realizzata ad hoc, in grado di scorrere verticalmente lungo il boiler. L’intera area di lavoro sarà protetta e confinata staticamente dagli agenti atmosferici con dei pannelli e sarà mantenuta in leggera depressione rispetto all’ambiente esterno, evitando dispersioni all’esterno. 

Dopo il taglio, le sezioni prodotte saranno trasportate nella facility di trattamento dei materiali, per essere ulteriormente segmentate e decontaminate. 

L'attività di smantellamento dei generatori di vapore avrà una durata complessiva di circa 3 anni con un avvio previsto nell'ultimo trimestre del 2023.