Gestione dei rifiuti

Nel corso del ciclo di vita di un impianto nucleare, dall’esercizio fino al termine del suo decommissioning, vengono prodotte due principali tipologie di rifiuto:

  • il rifiuto radioattivo, caratterizzato da un contenuto radiologico, che viene classificato in categorie, a seconda della concentrazione di radionuclidi e del tempo in cui la radioattività decade;
  • il rifiuto convenzionale, tipico di processi industriali standard, che a sua volta si suddivide in rifiuti pericolosi, speciali e così via.

Rifiuti radioattivi

La gestione dei rifiuti radioattivi è un’attività complessa che si avvia con l’esercizio dell’impianto e termina con la fine delle attività di decommissioning.

Operativamente si articola in più fasi: caratterizzazione; trattamento; condizionamento; stoccaggio e smaltimento. 

La caratterizzazione di un rifiuto radioattivo consiste in una serie di analisi che definiscono le sue proprietà chimiche, fisiche e radiologiche. I risultati della caratterizzazione consentono di scegliere il trattamento e condizionamento più appropriato per ciascuna tipologia di rifiuto radioattivo.

Il trattamento è un insieme di interventi sul rifiuto che mirano a predisporre il rifiuto al successivo condizionamento come, ad esempio, la riduzione di volume dei componenti metallici e il trattamento chimico dei rifiuti liquidi. 

Il condizionamento dei rifiuti radioattivi mira a produrre dei “manufatti” dove vengono inseriti i rifiuti radioattivi in via definitiva. Tali manufatti possiedono specifiche caratteristiche di stabilità chimico-fisica che garantiscono la loro resistenza strutturale e dunque l’isolamento dei radionuclidi che si trovano al loro interno. Quando un rifiuto radioattivo è condizionato significa che quel manufatto, stoccato nei depositi temporanei presenti negli impianti in dismissione, è pronto per essere trasportato e smaltito nel Deposito Nazionale quando sarà realizzato.
Attività di decommissioning nella Centrale di Caorso
Controllo radiologico all’interno di un deposito temporaneo
I rifiuti radioattivi prodotti dall’esercizio dell’impianto, dalle attività di mantenimento in sicurezza e dai lavori di smantellamento oggi sono stoccati in sicurezza all’interno di appositi depositi temporanei presenti in ogni sito, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine del graduale trasferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale, anche i depositi temporanei presenti negli impianti nucleari in dismissione saranno demoliti. A questo punto sarà raggiunta la fase di “green field” (prato verde), ovvero una condizione nella quale quel sito è divenuto privo di vincoli radiologici.

Nell’ottica di far in modo che tutte le attività di trattamento, condizionamento, caratterizzazione e stoccaggio dei rifiuti radioattivi siano sistematicamente pianificate e controllate, Sogin sta implementando un nuovo applicativo informatico integrato che permetta di stimare puntualmente tutti i processi applicati e  controllarne i risultati ottenuti in termini, ad esempio, di volumi finali e di radioattività ad essi associata, nonché di misurare l’avanzamento delle attività gestionali che sono associate ad ogni rifiuto.

Sogin sta lavorando affinché tutte le informazioni riguardanti gli avanzamenti gestiti nell’applicativo informatico siano certificate attraverso il sistema informatico definito blockchain, il più moderno strumento per tracciare le informazioni, in questo caso collegate alla gestione dei rifiuti radioattivi.

Rifiuti convenzionali

Lo smantellamento degli impianti nucleari, oltre alla produzione di rifiuti radioattivi, comporta anche la produzione di rifiuti convenzionali: tali rifiuti sono classificati assegnando loro un codice CER (Codice Europeo Rifiuti) che permette di standardizzare i processi di gestione e conferimento ai soggetti autorizzati, prediligendone prioritariamente, laddove non possano essere più riutilizzati, il loro recupero, ovvero lo smaltimento finale. 

Al riguardo, Sogin già nelle fasi progettuali di tutti i suoi processi produttivi lavora per minimizzare la produzione del rifiuto destinato allo smaltimento e massimizzare la frazione degli stessi inviati a recupero. 

La Società garantisce la tracciabilità di tutti i rifiuti, dal momento dello smontaggio o della demolizione fino al centro di recupero o di smaltimento.