Chi siamo

Sogin è la Società pubblica specializzata nel settore nucleare che si occupa del decommissioning degli impianti nucleari italiani e della gestione dei rifiuti radioattivi , compresi quelli prodotti dalle attività industriali, di ricerca e di medicina nucleare.

La Società esprime le migliori competenze nel back-end della filiera industriale nucleare, dalla progettazione degli interventi di smantellamento alla gestione dei rifiuti, dal siting alla radioprotezione, fino alle analisi e ai monitoraggi ambientali. Tutte le attività sono svolte per garantire quotidianamente la  sicurezza  dei cittadini, salvaguardare  l’ambiente  e tutelare le  generazioni future .

Interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, Sogin opera in base agli indirizzi strategici del Governo italiano. 
Oltre le quattro centrali nucleari italiane di Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta), la Società gestisce lo smantellamento degli impianti legati al ciclo del combustibile FN di Bosco Marengo (Alessandria), EUREX di Saluggia (Vercelli), OPEC e IPU di Casaccia (Roma) e ITREC di Rotondella (Matera) e il Reattore Ispra-1, situato nel complesso del Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea di Ispra.

Mappa dei siti in decommissioning

Siti_in_deco_2018 
La Società ha inoltre il compito di localizzare, progettare, realizzare e gestire il  Deposito Nazionale , un’infrastruttura ambientale di superficie, dove mettere in sicurezza tutti i rifiuti radioattivi. Il Deposito Nazionale sarà affiancato da un Parco Tecnologico : un centro di ricerca, aperto a collaborazioni internazionali, nel campo del decommissioning e della gestione dei rifiuti radioattivi.

Del Gruppo Sogin fa parte Nucleco, la Società controllata impegnata nella gestione integrata dei rifiuti e delle sorgenti radioattive, nelle attività di decommissioning di installazioni nucleari e nella decontaminazione di siti industriali. 

Grazie all’esperienza e alle competenze sviluppate, il Gruppo Sogin opera in Italia e all’estero in campo energetico, nucleare e di protezione dell’ambiente, coprendo anche ambiti come il recupero e la valorizzazione dei siti e delle infrastrutture esistenti o l’attuazione di piani e azioni per l’adeguamento di sicurezza di installazioni nucleari.

La nostra storia

  1. Nasce Sogin

    1 novembre 1999

    Sogin viene costituita da Enel il 31 maggio 1999, nel quadro della liberalizzazione del mercato elettrico in ottemperanza al D. lgs. n. 79/1999 (detto "Decreto Bersani"). Alla Società è affidato, con effetto dal 1° novembre 1999, il compito di gestire il decommissioning "accelerato" e la chiusura del ciclo del combustibile delle quattro centrali nucleari italiane.

  2. Passaggio al Ministero del Tesoro

    3 novembre 2000

    Il 3 novembre 2000, in forza dello stesso D. lgs. n. 79/1999, le azioni sono state cedute dall`Enel all`allora Ministero del Tesoro.

  3. Sogin riceve gli indirizzi strategico-operativi

    7 maggio 2001

    Sogin, nell`esercizio delle sue attività, si attiene agli indirizzi formulati dal Ministro dell`Industria, del Commercio e dell`Artigianato (ora Ministro dello Sviluppo Economico) che sono stati emanati con Decreto Ministeriale del 7 maggio 2001, e con Decreto Ministeriale del 2 dicembre 2004, che ha abrogato il precedente decreto del 2001. Il Decreto del 2004 ha definito la strategia del waste management e del combustibile esaurito, sostituendo lo stoccaggio a secco presso gli impianti con l`opzione del riprocessamento all`estero del restante combustibile ancora presente, ad eccezione dell`Elk River nel sito di Rotondella. Gli indirizzi del 2004, sono stati poi integrati dalla Direttiva del Ministro delle Attività Produttive del 28 marzo 2006, e dalla Direttiva del Ministro dello Sviluppo Economico del 10 agosto 2009 sul rientro in Italia dei rifiuti radioattivi, trattati e condizionati, derivanti dal riprocessamento in Gran Bretagna.

  4. Affidamento del decommissioning degli impianti sul ciclo del combustibile

    2003

    A Sogin viene affidato anche il decommissioning degli impianti ENEA di ricerca sul ciclo del combustibile IPU e OPEC di Casaccia, ITREC di Rotondella ed EUREX di Saluggia.

  5. Nasce il Gruppo Sogin

    2004

    Sogin ha rilevato il 60% di Nucleco, la società impegnata nella gestione integrata dei rifiuti e delle sorgenti radioattive, nelle attività di decommissioning di installazioni nucleari e nella decontaminazione di siti industriali.

  6. Affidamento del decommissioning dell’impianto di Bosco Marengo e del coordinamento Global Partnership

    2005

    Sogin assume la gestione del decommissioning dell’impianto di Bosco Marengo. Nello stesso anno, il Ministero dello Sviluppo Economico affida a Sogin l’incarico del coordinamento generale delle attività previste nell’Accordo di Cooperazione tra Italia e Russia per lo smantellamento dei sottomarini nucleari radiati dal servizio e la gestione sicura dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare irraggiato” (Global Partnership), sottoscritto nel novembre 2003 a seguito del Summit del G8 di Kananaskis, in Canada.

  7. Accordo Italia - Francia sul combustibile esaurito

    24 novembre 2006

    Il 24 novembre 2006 è stato stipulato l’Accordo Intergovernativo di Lucca tra il Governo francese e il Governo italiano per il trattamento presso l’impianto francese di La Hague del combustibile nucleare irraggiato, utilizzato presso gli impianti nucleari italiani. A seguito dell’Accordo di Lucca, Sogin e la società francese AREVA (ora ORANO), hanno stipulato il contratto per il riprocessamento di circa 235 tonnellate di combustibile nucleare prodotto durante l’esercizio delle centrali di Trino, Caorso e Garigliano e stoccato in parte a Trino e a Caorso e in parte presso il Deposito Avogadro di Saluggia.

  8. Nasce la Radwaste Management School e si ottiene la Licenza di decommissioning per Bosco Marengo

    27 novembre 2008

    Sogin ha aperto, presso la centrale di Caorso, l’allora denominata Scuola italiana di Radioprotezione, Sicurezza e Ambiente, oggi Radwaste Management School (RMS). Nello stesso anno, Sogin ha ottenuto l’autorizzazione all’istanza di disattivazione (Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 27 novembre 2008) per l’impianto di Bosco Marengo.

  9. Deposito Nazionale e Parco Tecnologico

    2010

    Il D. lgs. n. 31/2010 ha affidato a Sogin il compito di localizzare, progettare, realizzare e gestire il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico (DNPT).

  10. Licenza di decommissioning per Garigliano e Trino

    2012

    Sogin ottiene due istanze di disattivazione accelerata per le centrali di Trino (Decreto Ministeriale 2 agosto 2012) e del Garigliano (Decreto Ministeriale 28 settembre 2012), presentate entrambe nel 2011. Ciò è stato reso possibile dall’art. 24 del decreto legge sulle liberalizzazioni (Decreto legge n. 1/2012, n.1, convertito, con modificazioni, nella Legge n. 27/2012) con il quale il Governo ha ridefinito le procedure autorizzative sui progetti di disattivazione, introducendo tempi massimi di valutazione, strumenti di intervento e prevedendo la concertazione con varie amministrazioni centrali e locali.

  11. Licenza di decommissioning per Caorso

    10 febbraio 2014

    Sogin ottiene l’istanza di disattivazione accelerata per la centrale di Caorso (Decreto Ministeriale 10 febbraio 2014) presentata nel luglio 2001 e aggiornata nel dicembre 2011.

  12. Peer Review IAEA

    2017

    Il piano complessivo del decommissioning degli impianti nucleari italiani è stato sottoposto, su richiesta del Governo italiano, a una Peer Review da parte dell’International Atomic Energy Agency (IAEA), nell’ambito del progetto ARTEMIS - Integrated Review Service for Radioactive Waste and Spent Fuel Management Decommissioning and Remediation. Si è trattata della prima Peer Review che l’IAEA ha svolto sull’intero piano a vita intera del decommissioning di un Paese.

  13. Affidamento del decommissioning reattore ISPRA 1

    2018

    Con la Legge di Bilancio 2018, è stato affidato a Sogin il decommissioning del reattore Ispra-1, situato nel complesso del Joint Research Center (JRC) di Ispra (Varese). Con questo provvedimento, varato in attuazione dell’accordo del 27 novembre 2009 sottoscritto dal Governo italiano con la Comunità Europea dell’Energia Atomica (EURATOM), è stata trasferita all’Italia la responsabilità dello smantellamento di Ispra-1.

  14. IAEA Collaborating Centre e titolarità reattore ISPRA-1

    2019

    L`International Atomic Energy Agency (IAEA) conferisce a Sogin il prestigioso riconoscimento di Collaborating Centre il 18 settembre 2019, durante la 63esima Conferenza Generale dell’Agenzia. Viene trasferita definitivamente a Sogin la titolarità del reattore ISPRA-1, con la firma dell’atto di presa in carico il 26 settembre 2019.

  15. Nulla osta ministeriale su iter DNPT

    30 dicembre 2020

    Sogin riceve il nulla osta del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e del Ministero dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) alla pubblicazione della Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) a ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico (DNPT), insieme al progetto preliminare e tutti i documenti correlati (commi 1, 1bis e 2 dell’art. 27 del D.lgs. 31/2010). La pubblicazione sul sito depositonazionale.it è avvenuta in data 5 gennaio 2021.

  16. Pubblicazione Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee

    5 gennaio 2021

    Come previsto dal Decreto legislativo n. 31 del 2010, Sogin, con il nulla osta del Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e del Ministero dell`Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM), ha pubblicato il 5 gennaio 2021 sul sito www.depositonazionale.it la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) a ospitare il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco Tecnologico (DNPT), insieme al progetto preliminare e tutti i documenti correlati. L`avvenuta pubblicazione, di cui è stato dato avviso su cinque quotidiani nazionali, ha avviato il periodo di consultazione pubblica, come previsto dal D.lgs. 31/2010.

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Sogin ha coordinato le attività previste dall’accordo stipulato tra il Governo italiano e la Federazione russa nell’ambito del programma  Global Partnership . In particolare, l’accordo riguarda lo smantellamento dei sommergibili nucleari russi e la gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile irraggiato. 

Oltre a questa importante collaborazione intergovernativa, Sogin è da sempre impegnata a livello internazionale su:

  • Sviluppo di relazioni e collaborazioni con organismi internazionali e operatori esteri, pubblici e privati, per favorire lo scambio di know-how applicabile al decommissioning degli impianti nucleari italiani
  • Sviluppo commerciale con l’acquisizione di progetti, studi, consulenze e servizi tecnici sullo smantellamento degli impianti, la gestione dei rifiuti radioattivi, nonché sulla sicurezza e la radioprotezione
  • Supporto alle Istituzioni italiane per adempiere a quanto previsto dai trattati e impegni internazionali

Dal 2019 la Società è Centro di collaborazione dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

Con le proprie attività, Sogin è impegnata a realizzare una “società più sostenibile” per garantire la sicurezza dei cittadini, salvaguardare l’ambiente e tutelare le generazioni future, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Nella mission di Sogin – la chiusura del ciclo nucleare italiano - è insito il concetto di economia circolare. Essa comporta, infatti, la progressiva riduzione dell’impatto ambientale generato dalla presenza dei siti nucleari, riducendo così l’impronta ecologica generata da un’attività umana. In quanto responsabile della localizzazione, progettazione, realizzazione e gestione del Deposito Nazionale, Sogin è, inoltre, portatrice di un modello di sviluppo sostenibile che, oltre a dare al Paese un’infrastruttura unica per sistemare i rifiuti radioattivi italiani, consentirà lo sviluppo economico, sociale e ambientale del territorio che ospiterà l’opera.
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