Demolizione torre idrica

Stato d’avanzamento: realizzato 
Durata: 2023-2024 

La torre idrica della centrale nucleare del Garigliano era una struttura cilindrica in cemento armato che, con i suoi 72 metri d’altezza, da sempre ha caratterizzato lo skyline del sito. Rinforzata da quattro speroni a larghezza decrescente, sulla sommità della torre era presente il serbatoio di forma toroidale che ospitava l’acqua industriale dell’impianto, con una capacità di 280 metri cubi.

La struttura è stata sostituita con un nuovo sistema di approvvigionamento idrico, funzionale ai lavori di dismissione in corso. Ciò ha consentito di procedere allo smantellamento della vecchia torre idrica, a partire dal serbatoio in quota. Tali lavori sono stati avviati nell’ottobre 2023. La tecnica impiegata per la demolizione è il taglio a filo diamantato, eseguito con l’ausilio di una gru. Il taglio avviene dall’alto verso il basso con il progressivo sezionamento della struttura in blocchi di cemento armato, ciascuno con peso inferiore a 10 tonnellate.


Pur trattandosi di un edificio convenzionale, nelle operazioni di smantellamento Sogin e la controllata Nucleco adottano gli stessi criteri utilizzati in ambito nucleare per garantire massima sicurezza, precisione, riduzione di rumore e polveri generate e assenza di vibrazioni

Complessivamente i lavori di demolizione della torre idrica prevedono una durata di circa 4 mesi (ottobre 2023 –gennaio 2024) e produrranno circa 1.900 tonnellate di materiale, di cui 1.700 di cemento e 200 di parti metalliche. Tale quantitativo rientra nelle circa 258 mila tonnellate di materiale che saranno generate dallo smantellamento della centrale del Garigliano e inviate a recupero, ossia il 96% di quanto sarà complessivamente prodotto dai lavori di dismissione.