Il progetto riguarda la
preparazione, il
trasporto, il
trattamento e il
condizionamento presso l’impianto di circa
5.900 fusti contenenti resine e dei fanghi radioattivi presso l’impianto di Bohunice (Slovacchia).
In particolare, si tratta di
800 tonnellate di resine a scambio ionico esaurite e di
60 fanghi radioattivi, entrambi rifiuti prodotti durante il pregresso esercizio della centrale.
Il processo di trattamento previsto è l’
incenerimento, mentre il condizionamento delle ceneri prodotte avverrà attraverso il loro inserimento in cialde, a loro volta inglobate in matrice cementizia all’interno di contenitori di acciaio inox da 440 litri.
L’obiettivo del processo è quello di ridurre il volume dei rifiuti di
circa il 90% (130 mc rispetto all’iniziale volume di 1.290 mc), realizzando manufatti finali idonei al conferimento al
Deposito
Nazionale.
Al termine, i manufatti condizionati
rientreranno a Caorso e saranno stoccati, come rifiuti a bassa attività, nei depositi temporanei del sito, pronti per il loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale.
La complessità del progetto è legata all’individuazione dei
idonei pre-trattamenti per resine e fanghi, alla gestione delle operazioni di
trattamento all’estero e al
recupero dei fusti contenenti le resine da uno dei depositi temporanei (ERSMA - Edificio Rifiuti a Media Attività), dove sono stati stoccati in passato.
A partire dal 2015, sono state realizzate una serie di
attività preliminari. In particolare, è stata svolta nel 2015 – 2016 una
campagna di caratterizzazione delle resine stoccate nei depositi ERSBA 1 e 2 (Edificio Rifiuti a Bassa Attività 1 e 2). Sono stati, inoltre, realizzati
lavori di adeguamento del deposito ERSMA, per rendere possibile la movimentazione, il confezionamento e la caratterizzazione dei fusti estratti dalle celle schermate da inviare all’estero. Fra questi, vi è lo smantellamento del transelevatore, utilizzato in passato per stoccare i fusti nelle celle schermate e impiegato da Sogin per il recupero dei primi lotti di fusti. Tale apparecchiatura è stata sostituita nel 2018 con una
nuova macchina, di prestazioni superiori, che consente, con controllo da remoto, l’estrazione dei fusti, circa 1.500, più difficili da recuperare a causa loro posizionamento.
Nel novembre 2017 sono stati inviati i primi fusti di resine all’impianto slovacco per le “
prove a freddo” del sistema di pretrattamento e della linea di alimentazione dell’inceneritore.