Gestione del combustibile e delle materie nucleari

In fase di decommissioning, una delle operazioni più complesse è l’allontanamento del combustibile irraggiato e delle materie nucleari stoccati in sicurezza nell’impianto.

Per il combustibile irraggiato presente nell’impianto di Casaccia, è previsto lo stoccaggio a secco in contenitori metallici schermati (cask), idonei sia al trasporto sia alla sistemazione nel Deposito Nazionale.

Con il programma GTRI (Global Threat Reduction Initiative) sono stati, invece, trasferiti tutte le materie nucleari di origine statunitense che erano state inviate negli impianti italiani, fra cui Casaccia, negli anni ‘60 per attività di ricerca.

In particolare, sono state rimpatriate nel 2014 le materie nucleari residue derivanti dalle lavorazioni effettuate in passato, utilizzando le Scatole a Guanti (SaG) dell’impianto Plutonio (IPU). Le attività per la preparazione al trasporto di queste materie sono state svolte in una nuova area operativa all’interno dell’IPU, attrezzata con tre SaG appositamente progettate per il loro trattamento, nel rispetto di elevati standard di sicurezza e in un contesto di massima cooperazione nazionale e internazionale.

Grazie a questo progetto sono stati rimpatriati negli USA circa 73 kg di ossidi misti di uranio e plutonio MOX (di cui 7,5 kg di plutonio) e 53 kg di uranio.

L’adesione dell’Italia a questa iniziativa è stata funzionale al processo di decommissioning degli impianti di Casaccia in quanto l’allontanamento delle materie nucleari e del combustibile irraggiato è essenziale per poter giungere al rilascio del sito senza vincoli di natura radiologica.