I rifiuti radioattivi saranno successivamente trasferiti al Deposito Nazionale e il deposito temporaneo sarà demolito
Le attività di decommissioning e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi che Sogin porta avanti nell'impianto Eurex di Saluggia sono svolte nel rispetto della normativa vigente e sono realizzate in linea con i migliori standard internazionali, per garantire la massima sicurezza per i lavoratori, la popolazione e l'ambiente.
Nel sito sono stoccati circa 2.300 metri cubi di rifiuti radioattivi solidi a bassa e media attività. Oltre la metà di essi è custodita in un edificio denominato “2300”, risalente agli anni settanta. La parte restante è custodita in altre aree del sito. Tali infrastrutture sono totalmente occupate e non sono più adeguate ai nuovi standard di sicurezza.
La realizzazione del deposito temporaneo, denominato D2, progettato secondo le migliori esperienze internazionali, già adottate per i depositi temporanei costruiti nelle centrali di Latina e Garigliano, garantirà la massima sicurezza nello stoccaggio temporaneo esclusivamente dei rifiuti radioattivi già presenti nel sito e di quelli che saranno prodotti dal decommissioning dell'impianto, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale.
La volumetria complessiva del deposito temporaneo è di circa 30 mila metri cubi, comprensiva di un'area di movimentazione, di servizi tecnici e logistici di supporto, per garantire la completa ispezionabilità del materiale.
I criteri di stoccaggio prescritti dall’Autorità di controllo prevedono che nel deposito temporaneo siano ospitati esclusivamente i rifiuti a bassa e media radioattività dell’impianto Eurex di Saluggia, pari complessivamente a circa 4.300 metri cubi: dei quali 2.300 già presenti nel sito, ai quali si aggiungeranno circa 2.000 metri cubi prodotti dalle attività di smantellamento dell’impianto. In tal senso, è escluso, oltre che vietato dalla normativa, che tale struttura possa accogliere rifiuti provenienti da altri impianti, inclusi i residui che rientreranno dal riprocessamento all'estero del combustibile nucleare irraggiato.
La sua costruzione richiederà tre anni; all'atto del suo completamento, verranno trasferiti i rifiuti radioattivi attualmente presenti sul sito e, successivamente, quelli man mano prodotti durante l'avanzamento dei lavori di decommissioning dell'impianto. Al termine di questo trasferimento l'attuale deposito sarà smantellato.
Il deposito è progettato per una vita utile di cinquanta anni.
Questo criterio temporale è stato deciso per garantire un elevato livello di sicurezza e consentire un funzionamento efficiente dell'infrastruttura fino al momento del trasferimento di tutti i rifiuti radioattivi condizionati al Deposito Nazionale, che avverrà con ampio anticipo rispetto a questa previsione temporale. Concluse le operazioni di trasferimento il deposito temporaneo sarà demolito.