Sogin si avvale delle clausole risolutive espresse per risolvere il contratto per la realizzazione dell''impianto Cemex e promuove una diffida ad adempiere per l''impianto ICPF

29 Agosto 2017
Il Consiglio di Amministrazione di Sogin riunitosi giovedì 10 agosto ha deciso di avvalersi delle clausole risolutive espresse verso il Raggruppamento Temporaneo di Impresa (RTI), di cui è mandataria Saipem S.p.A., riguardo il contratto di appalto per la realizzazione del Complesso Cemex all'interno dell'impianto Eurex di Saluggia (Vercelli).

Questa decisione è stata presa al termine di un’accurata attività istruttoria che ha evidenziato come l’Appaltatore abbia fatto registrare, fin dalla fase progettuale, continui ritardi che, nonostante i ripetuti solleciti e la massima collaborazione da parte di Sogin, si sono progressivamente accumulati e appaiono oggi gravissimi rispetto alle tempistiche contrattuali e ai termini autorizzativi.

In particolare, Sogin ha preso atto del mancato completamento delle attività di progettazione costruttiva dell’infrastruttura e della manifesta incapacità a completare la realizzazione dell’edificio di processo e del deposito temporaneo in cui si articola il Complesso Cemex.

Il 14 agosto Sogin ha perciò comunicato all’Appaltatore di avvalersi delle clausole risolutive espresse che comporteranno la risoluzione del contratto il prossimo 13 settembre.

Nella stessa riunione, il Consiglio di Amministrazione ha preso atto di una serie di gravi inadempimenti e ritardi da parte del RTI, di cui è mandataria Saipem S.p.A., impegnato nel sito Itrec di Rotondella (Matera) nella realizzazione dell'ICPF (Impianto di Cementazione Prodotto Finito), composto da un edificio di processo e da un deposito temporaneo per lo
stoccaggio dei manufatti prodotti.

Sogin, lo stesso 10 agosto, ha quindi diffidato ad adempiere l’Appaltatore affinché porti a termine nell’impianto lucano una serie di attività, alcune delle quali ferme da quasi un anno.

Sogin comunica che, a fronte di questi due gravi inadempimenti contrattuali, è già impegnata nel porre in essere tutte le azioni necessarie per mitigare gli effetti dei ritardi prodotti sull’intero programma di decommissioning. Sono già state identificate, e si stanno valutando, le diverse alternative percorribili nell’immediato per terminare la realizzazione degli impianti Cemex e ICPF, fondamentali per completare le operazioni di disattivazione nei siti di Saluggia e Rotondella.

I Ministeri competenti, Ispra e i diversi Enti ed Amministrazioni coinvolti sono stati tempestivamente informati delle decisioni assunte.
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