Sogin: al via le attività di smantellamento dell''isola nucleare della centrale di Trino

11 Ottobre 2012
Ė stato illustrato questa mattina il programma delle attività di decontaminazione e smantellamento della centrale nucleare “Enrico Fermi” di Trino (Vercelli).

I lavori saranno articolati in quattro fasi: adeguamenti dei depositi temporanei; realizzazione delle facilities di supporto ai lavori di decommissioning; smantellamento dei sistemi e dei componenti dell’“isola nucleare”; rilascio del sito senza vincoli di natura radiologica.

Per lo smantellamento e la bonifica del sito saranno necessari 234 milioni di euro, di cui 34 già spesi per le attività di decommissioning e 52 milioni per il conferimento dei rifiuti al Deposito Nazionale.

Tutte le operazioni saranno autorizzate dagli Enti e Istituzioni, locali e nazionali, preposti a sovrintendere e sorvegliare, ciascuno per la propria competenza, allo svolgimento della bonifica ambientale del sito ed alla gestione dei rifiuti radioattivi.

A garanzia della sostenibilità ambientale, gli interventi saranno progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto sia “radiologico” sia “convenzionale” sull’ambiente.

Complessivamente i lavori di smantellamento del sito produrranno 214 mila tonnellate di materiale. Al termine delle operazioni saranno prodotte solo 2 mila tonnellate di rifiuti radioattivi, che saranno stoccate in sicurezza nell’impianto, in attesa del loro successivo conferimento al Deposito Nazionale.

A oggi, le principali attività di bonifica della centrale di Trino hanno riguardato la demolizione delle torri di raffreddamento; l’abbattimento della torre metereologica; la decontaminazione dei generatori di vapore; lo smantellamento degli edifici che ospitavano i generatori diesel d’emergenza; la rimozione della traversa sul Po; la bonifica dell’amianto; lo smantellamento dei componenti dell’edificio turbina; la rimozione dei sistemi ausiliari non contaminati della zona controllata.

Il sito, libero da vincoli radiologici, sarà restituito al territorio per il suo riutilizzo nel 2024.
Allegati