. La cerimonia di firma si è svolta alla presenza di
, Vicedirettore Generale e Capo del Dipartimento per l’Energia Nucleare dell’Agenzia, di
, Primo Consigliere e chargé d'affaires della rappresentanza italiana presso le Organizzazioni internazionali a Vienna, e
L’accordo si colloca in un percorso di collaborazione con l’IAEA che si è rafforzato nei proficui quattro anni di attività seguiti alla prima firma del 2019.
Questa importante firma – ha affermato Artizzu - "è la conferma dell'eccellenza del know-how di Sogin e del suo ruolo come partner scelto dall'IAEA per la promozione tecnologica, la diffusione di best practices, la formazione e l'addestramento nell'ambito nucleare”.
Nell’ambito della Conferenza, il Gruppo Sogin ha partecipato agli eventi promossi dall’Italia all’interno di un padiglione nazionale, con lo slogan “Atoms for the Future: Frontier of the Italian Nuclear Research”. Giovedì 28 settembre è intervenuta
Stefania Uras, Vicedirettore Deposito Nazionale e Parco Tecnologico, che ha presentato il progetto italiano del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e dell’annesso parco tecnologico. A seguire, ha preso la parola il Presidente
Nucleco,
Nadia Cherubini, che ha illustrato le attività svolte dalla Società con focus sulla gestione dei rifiuti radioattivi.
Insieme al Gruppo Sogin, il programma degli eventi ha coinvolto, tra gli altri, AIPnD, CNR, ENEA, INFN, ISIN, MITAMBIENTE, le Università di Roma La Sapienza e Tor Vergata, l’Università di Pavia, l’Università di Siena, il Politecnico di Milano, il Museo della Radioattività e i ricercatori italiani dell’Agenzia Atomica che lavorano a Vienna e nei laboratori di Seibersdorf.
Parallelamente alla General Conference, si è anche svolto lo
Scientific Forum, dedicato quest'anno al tema "Nuclear Innovation for Net Zero". Sogin è stata invitata a partecipare con
Federica Pancotti, Responsabile Innovazione tecnologica, alla sessione 2 - “Innovative Solutions to Support Nuclear Development” nel corso della quale ha presentato le tecnologie emergenti applicabili al decommissioning nucleare, quali, in particolare il sistema AIGOR - Applicativo Informatico Gestione Oggetti Radioattivi e la metodologia Survey 3D (
qui la presentazione).