Deposito Nazionale e Parco Tecnologico

Localizzazione

Il Decreto legislativo n. 31/2010 descrive puntualmente l’iter di localizzazione del Deposito Nazionale e Parco Tecnologico. 

Sogin ha consegnato, entro il termine previsto dalla legge, all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA, ora ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) la proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI) a ospitare il Deposito Nazionale e Parco Tecnologico. 

Per “aree potenzialmente idonee” si intendono le zone che presentano caratteristiche favorevoli all’individuazione del sito idoneo alla localizzazione del Deposito Nazionale, che sarà successivamente oggetto di indagini di dettaglio per la qualifica del sito. Nell’elaborare la CNAPI Sogin ha applicato i criteri di localizzazione stabiliti nella Guida Tecnica n. 29 di ISPRA (oggi ISIN) e indicati dall’IAEA con la Safety Guide n. 29.
Dopo un’attenta verifica, che ha comportato diverse richieste di integrazione, l’ISIN ha validato la CNAPI trasmettendola al Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE) e al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM).

Come previsto dal quadro normativo, il MiSE e il MATTM hanno richiesto a Sogin e ISPRA (ora ISIN) approfondimenti tecnici sulla proposta di CNAPI per avere tutti gli elementi necessari a esprimere il nulla osta alla pubblicazione della Carta.
Ottenuto il nulla osta da parte dei Ministeri competenti, Sogin ha pubblicato sul sito depositonazionale.it la CNAPI, il progetto preliminare del Deposito e la documentazione correlata prevista dal D.lgs. 31/2010. Tale pubblicazione ha dato avvio alla fase di consultazione pubblica della durata di 180 giorni, che si è conclusa il 5 luglio 2021. Durante questo periodo i soggetti portatori di interessi qualificati hanno trasmesso a Sogin osservazioni e proposte tecniche, che sono disponibili dal 16 luglio 2021 sul sito depositonazionale.it​. All’interno della fase di consultazione pubblica si è svolto il Seminario Nazionale. I lavori del Seminario Nazionale si sono articolati in nove sessioni, dal 7 settembre 2021 al 24 novembre 2021, e si sono conclusi il 15 dicembre 2021 con la pubblicazione degli Atti conclusivi.

Con tale pubblicazione, si è poi aperta la successiva fase di 30 giorni, prevista dal D.lgs. n. 31/2010 e ss.mm.ii., durante la quale i soggetti portatori di interessi qualificati hanno potuto inviare a Sogin e al Ministero dell’Ambiente, ulteriori osservazioni. La procedura di consultazione pubblica è stata svolta nel rispetto dei principi e delle previsioni di cui alla Legge 7 agosto 1990, n. 241 e ss.mm.ii., nonché della Direttiva n. 2/2017 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione recante le Linee guida per la consultazione pubblica in Italia.

Gli esiti della consultazione pubblica, compreso il Seminario Nazionale, sono stati funzionali alla successiva fase della procedura di localizzazione, la predisposizione della CNAI (Carta Nazionale delle Aree Idonee).

Il 15 marzo 2022 Sogin ha trasmesso la CNAI al Ministero dell’Ambiente, nel rispetto dei tempi previsti dall’art. 27, comma 5, del D. lgs. 31/2010, ossia nei 60 giorni dalla chiusura della consultazione pubblica.

La norma prevede che il Ministero (oggi denominato Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica), acquisito il parere tecnico dell’Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione (ISIN), approvi con proprio decreto la Carta, di concerto con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La mappa verrà, quindi, pubblicata sui siti internet di Sogin, dei due Ministeri e dell’ISIN.

La pubblicazione della CNAI avvierà quindi la fase di concertazione finalizzata a raccogliere le manifestazioni di interesse, non vincolanti, a proseguire il percorso partecipato da parte delle Regioni e degli Enti locali nei cui territori ricadono le aree idonee, con l’obiettivo di arrivare a una decisione condivisa del sito nel quale realizzare il Deposito Nazionale.

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