Nel
1999, con l’avvio della liberalizzazione del settore elettrico, la privatizzazione e la quotazione parziale dell’ex monopolista, all'ipotesi dello "smantellamento differito" è subentrata quella del "
decommissioning accelerato", ovvero l'avvio immediato del decommissioning degli impianti. Inoltre, era prevista l’individuazione di un Deposito Nazionale ove collocare i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento.
È così stata creata
Sogin con il compito di smantellare le quattro centrali di
Trino,
Latina,
Caorso e
Garigliano alle quali si sono aggiunti, nel 2003 gli impianti di ricerca sul ciclo del combustibile,
Eurex di Saluggia,
Itrec di Rotondella e
Opec e
Ipu di Casaccia, e, nel 2005, l’impianto di fabbricazione del combustibile di Bosco Marengo.
Nei primi anni, le attività di Sogin si sono concentrate nella progettazione degli interventi e sull’avvio dei relativi iter autorizzativi.