Sogin, presentati i risultati 2011-2012 e il programma di bonifica dei siti nucleari laziali e campani

16 Novembre 2012
L’Amministratore Delegato di Sogin, Ing. Giuseppe Nucci, ha presentato oggi ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio i risultati economici 2011, l’andamento positivo del 2012 e il programma delle prossime attività di bonifica dei siti nucleari laziali e campani.

Sogin ha chiuso il bilancio 2011 con un risultato netto di 5,7 milioni di euro, rispetto ai 2,4 milioni del 2010, mentre i ricavi sono stati pari a 245,2 milioni di euro, contro i 201,5 milioni del 2010. Il valore delle attività di smantellamento è stato di 55,5 milioni di euro (25,2 nei siti laziali e campani) oltre due volte quello mediamente registrato nel periodo 2001-2010, il miglior risultato da quando Sogin è stata costituita.

Nel primo semestre 2012 il valore delle attività di smantellamento è stato di 23,9 milioni di euro, contro i 22,1 milioni dello stesso periodo nel 2011. Nel 2012, si conferma l’accelerazione delle attività di smantellamento e l’andamento gestionale consente di prevedere una chiusura dell’esercizio 2012 con un volume di attività di smantellamento pari a oltre 60 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto al 2011, dei quali 29,3 previsti nelle centrali di Latina e Garigliano e negli impianti di Casaccia, con un incremento di oltre il 22% rispetto ai valori previsionali del piano industriale 2011-2015.

Per terminare le attività di bonifica dei siti nucleari e per la realizzazione del Parco Tecnologico e Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, il valore delle attività è di 6,5 miliardi di euro.

Entro il 20 dicembre, pubblicato il bando di gara per lo smantellamento dell’isola nucleare della centrale di Garigliano. Entro il 31 dicembre completato lo smantellamento dell’edificio turbine della centrale di Latina, una struttura in cemento armato, lunga 128,5 metri, larga 35,5 e alta 24. La demolizione della struttura, con un volume di 120.000 metri cubi, produrrà 14.400 tonnellate di cemento, circa il peso del ponte di Brooklyn.

Complessivamente, il valore della bonifica dei siti laziali e campani è pari a 1,3 miliardi di euro: 704 milioni per la centrale di Latina, 360 milioni di euro per la centrale di Garigliano e 293 milioni di euro per gli impianti IPU e OPEC di Casaccia. Nei prossimi quattro anni, Sogin realizzerà nei siti nucleari italiani lavori di bonifica per 508 milioni di euro, dei quali 178 milioni per gli impianti di Latina, Garigliano e Casaccia.

In considerazione dei risultati conseguiti nel 2011 e delle previsioni per il 2012 la Società ha oggi come priorità il rafforzamento della struttura e una maggiore efficienza operativa per sostenere la progressiva crescita delle attività previste nei prossimi anni.

Sogin negli ultimi due anni ha ridefinito la policy di committenza e rivisto le procedure riguardanti i sistemi di qualificazione in un’ottica di apertura al mercato. Al nuovo albo fornitori, diviso in servizi di ingegneria e lavori, può oggi iscriversi ogni genere di categoria professionale. Sono stati, inoltre, istituiti elenchi, su base locale, di operatori economici per concorrere ad affidamenti per importi non
superiori ai 150 mila euro. Ad un anno dalla sottoscrizione dei protocolli d’intesa con le associazioni imprenditoriali locali, oggi sono 306 le aziende qualificate. Queste scelte intendono sostenere lo sviluppo economico dei territori nei quali Sogin opera.

Nel 2011, sono state contrattualizzate attività per 148 milioni di euro, con un incremento del 53% rispetto al 2010. La percentuale dei contratti assegnati tramite gara è passata dal 34% del 2010 all’80% del 2011, con un risparmio di 17,7 milioni di euro. Al 31 ottobre 2012, sono già state contrattualizzate attività per 146 milioni di euro, l’84% delle quali assegnate tramite gara.
Il bilancio di sostenibilità per il 2011 e il primo semestre 2012, on line sul sito internet www.sogin.it, è stato predisposto per la prima volta secondo il livello di applicazione A+, raggiungendo il grado di trasparenza più alto nella rendicontazione agli stakeholder.

Principali attività nei siti nucleari laziali e campani

  • Centrale di Garigliano: dopo l’approvazione del decreto di disattivazione, verrà emesso entro il 20 dicembre il bando per lo smantellamento dell’isola nucleare; verrà completata la realizzazione dell’impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi radioattivi, denominato Radwaste; si procederà alla scarifica e demolizione del camino e, a valle della realizzazione del nuovo sistema di approvvigionamento idrico, del serbatoio in quota. Sarà realizzato il nuovo impianto elettrico e sono in corso le prove per l’ottenimento della licenza d’esercizio per l’adeguamento a deposito temporaneo dell’edificio ex-diesel e le attività per il ripristino del rivestimento protettivo dell’edificio reattore.
  • Centrale di Latina: entro il 31 dicembre verrà completato lo smantellamento dell’edificio turbine; saranno realizzati gli impianti tecnologici per il deposito temporaneo D1; proseguono i lavori di realizzazione dell’impianto per l’estrazione e il condizionamento dei fanghi radioattivi; si procederà alla rimozione degli involucri metallici delle soffianti dell’edificio reattore; sarà smantellata parte dell’edificio controllo e altri edifici minori. Saranno inoltre avviate le operazioni di svuotamento e bonifica della piscina che conteneva il combustibile irraggiato.
  • Impianti IPU e OPEC di Casaccia: entro il 2013, verranno concluse le operazioni di smantellamento delle scatole a guanti del primo livello. Continueranno i lavori di adeguamento della struttura dell’impianto OPEC-2 a deposito temporaneo e si procederà alla caratterizzazione dei fusti radioattivi presenti nel magazzino dell’impianto IPU. Per le attività di decommissioning, saranno inoltre realizzate le nuove cabine elettriche.

A garanzia della sostenibilità ambientale, tutti gli interventi sono progettati, realizzati e monitorati in modo da non produrre alcun impatto, sia radiologico sia convenzionale, sull’ambiente. Ogni anno, Sogin effettua sistematicamente, in tutti i siti, centinaia di misure sulle matrici alimentari e ambientali. Da sempre, i risultati delle analisi e i valori delle formule di scarico confermano impatti ambientali radiologicamente irrilevanti.

“Sogin – ha affermato l’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci - dopo aver raggiunto nel 2011 il miglior risultato in termini gestionali ed economici, è impegnata nel dare continuità all’accelerazione impressa alle attività di decommissioning. Il 20 dicembre, con la pubblicazione del bando di gara per lo smantellamento dell’isola nucleare di Garigliano, come annunciato lo scorso anno, passiamo dalle parole ai fatti con l’attacco al ‘cuore del sistema’. Anche a Latina rispettiamo i programmi con la fine dei lavori di demolizione dell’edificio turbine entro quest’anno. Per smantellare gli impianti nucleari, la più grande bonifica ambientale della storia del nostro Paese – ha continuato Nucci – riteniamo importante lavorare in sinergia con tutti i nostri stakeholder. Nel mondo, nei prossimi vent’anni, saranno chiuse molte centrali nucleari. Il settore
del decommissioning è dunque, in forte espansione. In tal senso – ha concluso l’Amministratore Delegato - un maggior coordinamento fra gli Enti, le Istituzioni, le imprese e i diversi attori coinvolti nelle nostre attività potrà favorire la creazione di un ‘Sistema Decommissioning Italia’, che, oltre a continuare l’accelerazione del decommissioning, consentirà al nostro Paese di presentarsi da protagonista nel mercato internazionale di riferimento”.
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