Piano Industriale Sogin 2011-2015, la bonifica degli impianti nucleari piemontesi si concluderá nel 2025

08 Novembre 2011
L’Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci, ha presentato oggi ai rappresentanti istituzionali, alle associazioni imprenditoriali e alle organizzazioni sindacali del territorio il Piano industriale 2011-2015. Nel corso dell’incontro l’Ing. Nucci ha illustrato inoltre l’andamento positivo del primo semestre 2011.

Gli obiettivi Sogin:

  • Mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dallo smantellamento degli impianti nucleari e dalle attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, per garantire i cittadini, tutelare l’ambiente e le generazioni future.
  • Smantellare gli edifici convenzionali e finalizzare le scelte tecnologiche di progetto per il decommissioning dei siti nucleari.
  • Localizzare e realizzare il Parco Tecnologico e il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi, appena definiti dall’Agenzia di Sicurezza Nucleare i criteri per realizzare la carta nazionale delle aree potenzialmente idonee.
  • Valorizzare in Italia e all’estero le competenze delle imprese italiane qualificate da Sogin.

Per terminare le attività di decommissioning e arrivare al prato verde dei siti occorrono 4,8 miliardi di euro, comprensivi dei costi di trasferimento dei rifiuti al futuro Deposito Nazionale.

Nei cinque anni del piano, Sogin realizzerà attività di decommissioning, mantenimento in sicurezza e servizi per 542 milioni di euro, dei quali 205 milioni per le attività negli impianti di Trino, Saluggia e Bosco Marengo. Nel primo semestre 2011, Sogin ha incrementato del 50% le attività di smantellamento degli impianti nucleari rispetto alla media del periodo 2007-2010.

Le principali attività previste nell’arco di piano, nella centrale di Trino riguarderanno la conclusione dei lavori di rimozione dei componenti e dei sistemi contaminati e non contaminati della zona controllata, ai quali seguirà l’avvio dello smantellamento dell’isola nucleare, previa approvazione dell’istanza di disattivazione. Saranno inoltre adeguati i depositi temporanei e proseguiranno le operazioni di trattamento dei rifiuti radioattivi.

A Saluggia sarà realizzato il deposito temporaneo, denominato D2, progettato secondo le migliori esperienze internazionali, già adottate per i depositi temporanei costruiti nelle centrali di Latina e Garigliano, che garantirà la massima sicurezza nello stoccaggio temporaneo esclusivamente dei rifiuti radioattivi già presenti nel sito e di quelli che saranno prodotti dal decommissioning dell'impianto, in vista del loro successivo trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine del decommissioning, il deposito temporaneo verrà demolito. É programmato l’avvio dei lavori di realizzazione degli impianti per il trattamento e il condizionamento dei rifiuti liquidi e solidi.

Proseguiranno inoltre le operazioni di trattamento e condizionamento dei rifiuti.

A Bosco Marengo, primo impianto nel quale terminerà il decommissioning, saranno completate le attività di trattamento e stoccaggio temporaneo dei rifiuti radioattivi in vista del loro futuro trasferimento al Deposito Nazionale. Al termine delle attività, Sogin convertirà l’impianto in un Centro di Laboratori per analisi ambientali e radiologiche, progetto in linea con la vocazione aziendale di salvaguardia dell’ambiente e primo esempio di riqualificazione di un impianto reso disponibile dalla fine dei lavori di decommissioning.

Da Saluggia e Trino si completeranno entro il 2012 le operazioni di trasferimento in Francia dell’ultimo 2% di combustibile nucleare irraggiato ancora presente in Italia, per il suo riprocessamento.

Nel 2011, è stato ampliato l’albo fornitori e sono stati ridefiniti i piani di committenza delle attività per privilegiare la concorrenza. È stata coinvolta l’imprenditoria locale con appositi protocolli d’intesa per favorire così lo sviluppo del tessuto economico dei territori nei quali Sogin è presente. Sono stati inoltre siglati protocolli di legalità per appalti e subappalti con le Prefetture delle province nelle quali Sogin opera, tra le quali quelle di Alessandria e Vercelli. Queste scelte garantiscono maggiore trasparenza, certezza dei tempi e contenimento dei costi generali rispetto alla spesa attuale.

Nel primo semestre 2011 sono state contrattualizzate attività per 82,8 milioni di euro, rispetto ai 25,9 milioni dello stesso periodo del 2010 con un incremento di oltre tre volte. Questi importi sono stati assegnati per il 76% (63 milioni) attraverso procedure di gara, rispetto al 42% (10,8 milioni) assegnati nel primo semestre 2010. Il ribasso delle gare ha prodotto risparmi per 12 milioni di euro.

Il nuovo contesto normativo, nel 2010, ha affidato a Sogin la localizzazione, realizzazione e gestione del Parco Tecnologico e Deposito Nazionale per i rifiuti radioattivi, che amplia il perimetro aziendale. Il Deposito permetterà di mettere in sicurezza i rifiuti radioattivi prodotti dal decommissioning e dalle quotidiane attività di medicina nucleare, industriali e di ricerca, che ogni anno producono circa 500 metri cubi di rifiuti, oggi custoditi in diversi depositi temporanei sparsi nel territorio italiano. La sua realizzazione rappresenta dunque una priorità per l’Italia, garantendo la massima sicurezza per i cittadini e l’ambiente ed eliminando la necessità di immagazzinamento
temporaneo sui siti.

Il Deposito sarà una struttura di superficie, progettata sulla base delle migliori esperienze internazionali, che consentirà la sistemazione definitiva di circa 80 mila metri cubi di rifiuti di bassa e media attività e la
custodia temporanea per circa 12.500 metri cubi di rifiuti di alta attività. Degli oltre 90 mila metri cubi di rifiuti il 70% proverrà dagli impianti nucleari in dismissione mentre il restante 30% dalle attività di medicina
nucleare, industriali e della ricerca. Tra questi rientrano, ad esempio, i rifiuti derivanti da radioterapie e diagnostica.

“Il nuovo piano industriale – ha dichiarato Giuseppe Nucci - intende migliorare l’efficienza e l’efficacia delle nostre attività con l’obiettivo di ottimizzare tempi e costi, per concludere la bonifica degli impianti nucleari, portarli a prato verde e restituirli ai cittadini e al territorio, consapevoli che Sogin è allineata alle migliori esperienze internazionali”. “Sogin è chiamata a realizzare la più importante bonifica ambientale nella storia di questo Paese.
In tal senso - ha affermato l’Amministratore Delegato – riteniamo fondamentale condividere questo obiettivo con le istituzioni e le imprese locali direttamente coinvolte nelle nostre attività assicurando che tutti i giorni nostri dipendenti operano con il massimo impegno per garantire la sicurezza dei cittadini italiani”.
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